Page 38 - Salute nei parchi
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La salute nei parchi


Crampi allo stomaco - Se l’acqua è troppo fredda e la digestione non è ancora conclusa, se
il fsico è afaticato o lo stomaco vuoto da tempo, possono insorgere dei pericolosi crampi allo
stomaco. Appena lo si avverte è corretto lasciarsi galleggiare supini e chiede aiuto per uscire
al più presto dall’acqua.
Crampi muscolari - In genere colpiscono chi non è allenato o chi vi è predisposto. Queste
persone non dovrebbero mai nuotare in acque fredde o allontanarsi da soli dalla riva.
Panico - Se si incorre in qualche incidente, va fatto uno sforzo per mantenere la calma. Molte
disgrazie sono dovute più al panico che alla gravità della situazione. La paura porta a compie-
re azioni controproducenti, come l’agitare le braccia fuori dall’acqua, cosa che rende gli arti
superiori più pesanti, fa sopravvenire prima la stanchezza e aumenta il rischio di afondare.
AL MARE SENZA RISCHI vuol dire che respira ancora. Va messa in posizione bocconi con la parte inferiore del corpo
Molte vite possono essere salvate - Una persona che ha corso il rischio di annegare ha
bisogno di urgente soccorso. Se tossisce ed emette dalla bocca acqua appena tratta in salvo,

sollevata, rispetto alla testa. Vanno quindi praticate delle compressioni ritmiche al torace po-
steriore per facilitare l’espulsione dell’acqua eventualmente penetrata nei polmoni. L’infortu-
nato va quindi messo supino, riscaldato e frizionato in attesa dei soccorsi del 118.
Se il soggetto è privo di conoscenza e non respira, va immediatamente liberato da qualsiasi
possibile ostruzione alla bocca e alle narici come sabbia o altri detriti. La testa va ora inclinata
all’indietro e mantenuta sollevata la parte posteriore del collo afnché la lingua non vada a
ostruire le vie aeree.
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La rianimazione bocca a bocca (vedi pagina 36) va iniziata immediatamente e continuata fno
a che il soggetto non riprende a respirare
normalmente. Con la ripresa della
respirazione, l’infortunato,
tossendo, espellerà la re-
sidua acqua penetrata nei
polmoni. In attesa dell’arri-
vo del soccorso medico, il
respiro va sempre controlla-
to: se dovesse diventare più
debole, occorre riprendere la
respirazione artifciale.
Se lo stomaco è pieno di acqua,
come spesso avviene, occorre com-
primerlo più volte per svuotarlo.
Lo stomaco gonfo potrebbe
essere di ostacolo alla re-
spirazione artifciale.
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