Page 36 - Salute nei parchi
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La salute nei parchi
L’INGANNO DROGA
«Amo proteggere i giovani perché è facile ingannarli», così si esprimeva Aristotele nel-
la sua Retorica.
Per i giovani d’oggi, tra gli inganni più insidiosi c’è la droga. Organizzazioni criminali non esi-
tano a mettere a disposizione dei giovani delle sostanze che promettono sensazioni piacevoli
e che, invece, provocano danni all’organismo sin dalle loro prime assunzioni. Non ci si rende
conto, nel primo periodo, delle alterazioni mostruose che ogni singola dose va ad arrecare
all’equilibrio dei centri nervosi.
Il giovane è realmente convinto di potere gestire la frequenza delle assunzioni e di po-
terle interrompere in qualsiasi momento. Non è così. La sostanza stupefacente provoca
alterazioni nella biologia dell’organismo, alterazioni che producono una “voglia” sempre
maggiore di droga. Il desiderio, diviene, dose dopo dose, sempre più ravvicinato, fno a
divenire “necessità” invincibile.
Un nemico subdolo - Le sostanze stupefacenti si introducono subdolamente nel cer-
vello e inesorabilmente tolgono all’individuo la libertà, l’autonomia, l’autodeterminazio-
ne del comportamento.
Gli esperti nel recupero dei tossicodipendenti sono concordi nel sostenere che in un primo
periodo si è innamorati della droga, ma che dopo si maledice il giorno in cui si è voluto pro-
34 vare per la prima volta.
E occorre stare attenti a non cadere anche nella trappola delle droghe che vengono defnite
leggere: marijuana e hascisc. Anche queste sostanze, che inizialmente possono indurre eu-
foria, ilarità, voglia di socializzazione, progressivamente spingono all’uso cronico, cosa che
comporta una trasformazione del comportamento: umore depresso, apatia, incapacità di
concentrazione del pensiero, perdita della capacità di memorizza-
zione, tendenza alla passività esistenziale.
Giovani che avevano iniziato con l’hascisc
per il desiderio di procurarsi svago e
divertimento, si ritrovano, alla fne,
a vivere come vegetali, ai margini
della società produttiva. L’Italia si è
allineata con gli altri paesi che vietano
e puniscono l’uso di sostanze stupefa-
centi, ma nessuna legge potrà essere
pienamente efcace nel prevenire i
guasti della droga fnché i giovani non
faranno propria la capacità di compren-
dere l’atroce inganno che vi si cela dietro.
L’INGANNO DROGA
«Amo proteggere i giovani perché è facile ingannarli», così si esprimeva Aristotele nel-
la sua Retorica.
Per i giovani d’oggi, tra gli inganni più insidiosi c’è la droga. Organizzazioni criminali non esi-
tano a mettere a disposizione dei giovani delle sostanze che promettono sensazioni piacevoli
e che, invece, provocano danni all’organismo sin dalle loro prime assunzioni. Non ci si rende
conto, nel primo periodo, delle alterazioni mostruose che ogni singola dose va ad arrecare
all’equilibrio dei centri nervosi.
Il giovane è realmente convinto di potere gestire la frequenza delle assunzioni e di po-
terle interrompere in qualsiasi momento. Non è così. La sostanza stupefacente provoca
alterazioni nella biologia dell’organismo, alterazioni che producono una “voglia” sempre
maggiore di droga. Il desiderio, diviene, dose dopo dose, sempre più ravvicinato, fno a
divenire “necessità” invincibile.
Un nemico subdolo - Le sostanze stupefacenti si introducono subdolamente nel cer-
vello e inesorabilmente tolgono all’individuo la libertà, l’autonomia, l’autodeterminazio-
ne del comportamento.
Gli esperti nel recupero dei tossicodipendenti sono concordi nel sostenere che in un primo
periodo si è innamorati della droga, ma che dopo si maledice il giorno in cui si è voluto pro-
34 vare per la prima volta.
E occorre stare attenti a non cadere anche nella trappola delle droghe che vengono defnite
leggere: marijuana e hascisc. Anche queste sostanze, che inizialmente possono indurre eu-
foria, ilarità, voglia di socializzazione, progressivamente spingono all’uso cronico, cosa che
comporta una trasformazione del comportamento: umore depresso, apatia, incapacità di
concentrazione del pensiero, perdita della capacità di memorizza-
zione, tendenza alla passività esistenziale.
Giovani che avevano iniziato con l’hascisc
per il desiderio di procurarsi svago e
divertimento, si ritrovano, alla fne,
a vivere come vegetali, ai margini
della società produttiva. L’Italia si è
allineata con gli altri paesi che vietano
e puniscono l’uso di sostanze stupefa-
centi, ma nessuna legge potrà essere
pienamente efcace nel prevenire i
guasti della droga fnché i giovani non
faranno propria la capacità di compren-
dere l’atroce inganno che vi si cela dietro.
