Page 41 - Salute nei parchi
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LA RIANIMAZIONE


La rianimazione è un provvedimento di emergenza o di pronto soccorso la cui pratica deve 39
essere conosciuta da tutti i cittadini.
Va applicata ogni qualvolta si verifca un arresto improvviso della respirazione. Può essere cau-
sato da un evento traumatico o in seguito ad un fatto patologico improvviso.
In attesa dell’arrivo dei soccorsi medici, va iniziata immediatamente la rianimazione artifciale,
purché si conoscano alcuni elementi fondamentali.
Ascoltare il respiro - Se l’infortunato non respira (per capirlo basta portare l’orecchio vicino
alla bocca e ascoltare se c’è il respiro, osservare se il torace o l’addome si sollevano o si abbas-
sano), con una mano va sostenuta la nuca e, con l’altra, poggiata sulla fronte, va inclinata la
testa del soggetto all’indietro. Ciò permette l’apertura delle prime vie respiratorie, eliminando
l’ostacolo rappresentato dalla lingua e dall’abbassamento della mandibola. Questa operazio-
ne, da sola, potrebbe già permettere la ripresa spontanea della respirazione.
Se ciò non avviene, se il torace resta immobile, sempre mantenendo il capo dell’infor-
tunato nella posizione descritta, va subito dato inizio alla respirazione bocca a bocca.
Come? Occorre inspirare profondamente, chiudere con due dita le narici della persona
da rianimare e insufare aria “bocca a bocca” nei suoi polmoni. Dopo ogni insufazione,
va sollevata la testa dell’infortunato per permettere la fuoruscita dell’aria.
Quei minuti fatali - La rianimazione va praticata con la massima urgenza allo scopo di fornire
sufciente sangue ossigenato al cervello: se ne resta privo per oltre 3-4 minuti va incontro a
gravi alterazioni, spesso irreversibili.
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