Page 42 - Salute nei parchi
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La salute nei parchi
Se ci si trova in presenza di un arresto cardiaco, e nelle vicinanze non si trova un defbrillatore,
in attesa dell’arrivo dei soccorsi medici, è necessario intervenire prontamente per riavviare il
cuore, attraverso il massaggio cardiaco. Come?
La prima cosa da fare è quella di distendere l’infortunato a pancia in alto, su un piano rigido o
al suolo, mai su una superfcie morbida come un letto o un materasso. Va quindi individuato
il punto dello sterno in cui operare, il punto di compressione. Per trovarlo in fretta, in un mo-
mento di emergenza, si può misurare, ad occhio, la lunghezza dello sterno, individuarne la
metà e porre il palmo della mano appena sotto questa metà.
Inginocchiandosi accanto al soggetto da rianimare, si pone il palmo di una mano sul punto di
compressione della gabbia toracica individuato, e quello della seconda mano sul dorso della
prima, con le dita alzate. Utilizzando entrambe le braccia, tenute ben tese, non piegate, si pro-
cede alla compressione e al rilascio, al ritmo di un secondo per volta. Ad ogni compressione, il
torace si espande e il cuore si dilata. Se il cuore dovesse riprendere battere, occorre abbando-
LA RIANIMAZIONE energico. Il punto di compressione è diferente che
nare subito il massaggio cardiaco.
Attenzione ai bambini - Nel caso che l’in-
fortunato sia un bambino, le compressioni
vanno, naturalmente, fatte in modo meno
nell’adulto. In particolare, nei neonati si trova nel
punto mediano della linea di con-
40 giunzione dei capezzoli e la com-
pressione va attuata con due dita
anziché con i palmi delle mani.
Se ci si trova in presenza di un arresto cardiaco, e nelle vicinanze non si trova un defbrillatore,
in attesa dell’arrivo dei soccorsi medici, è necessario intervenire prontamente per riavviare il
cuore, attraverso il massaggio cardiaco. Come?
La prima cosa da fare è quella di distendere l’infortunato a pancia in alto, su un piano rigido o
al suolo, mai su una superfcie morbida come un letto o un materasso. Va quindi individuato
il punto dello sterno in cui operare, il punto di compressione. Per trovarlo in fretta, in un mo-
mento di emergenza, si può misurare, ad occhio, la lunghezza dello sterno, individuarne la
metà e porre il palmo della mano appena sotto questa metà.
Inginocchiandosi accanto al soggetto da rianimare, si pone il palmo di una mano sul punto di
compressione della gabbia toracica individuato, e quello della seconda mano sul dorso della
prima, con le dita alzate. Utilizzando entrambe le braccia, tenute ben tese, non piegate, si pro-
cede alla compressione e al rilascio, al ritmo di un secondo per volta. Ad ogni compressione, il
torace si espande e il cuore si dilata. Se il cuore dovesse riprendere battere, occorre abbando-
LA RIANIMAZIONE energico. Il punto di compressione è diferente che
nare subito il massaggio cardiaco.
Attenzione ai bambini - Nel caso che l’in-
fortunato sia un bambino, le compressioni
vanno, naturalmente, fatte in modo meno
nell’adulto. In particolare, nei neonati si trova nel
punto mediano della linea di con-
40 giunzione dei capezzoli e la com-
pressione va attuata con due dita
anziché con i palmi delle mani.