Page 31 - Salute nei parchi
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Segnali d’allarme - Fare attenzione se il bambino piega la testa da un lato quando fssa qual-
cosa: potrebbe essere un sintomo di astigmatismo, un difetto che causa una visione sfuocata
degli oggetti sia da vicino sia da lontano.
Strizza gli occhi quando guarda un oggetto distante o avvicina troppo gli oggetti per
guardarli: potrebbe essere afetto da miopia, un disturbo visivo che rende difcile la vi-
sione da lontano.
Non sopporta la luce del sole: può essere strabismo o un problema della cornea (la lente ante-
riore dell’occhio). Sembra avere gli occhi storti: si tratta probabilmente di strabismo.
Ha spesso mal di testa: può essere il segno di diversi disturbi della vista e merita sempre il
controllo oculistico.
Quando le prime visite - La comparsa di lacrimazione, bruciore, problemi alla luce e
afaticamento visivo, possono essere un segno di probabile presenza di disturbi alla vista,
per cui è bene fare un controllo oculistico per individuare eventuali alterazioni da correg-
gere. La prima visita è consigliabile intorno ai 3 anni, da anticipare se ci sono dubbi come
difcoltà alla visione, deviazione di uno o di entrambi gli occhi, oppure alterazioni del
colore della pupilla.
Un altro controllo è bene farlo all’inizio della scuola, mentre durante il periodo della crescita
occorrono controlli annuali, salvo diverse necessità. LA VISTA
Anche l’alimentazione è importante - L’alimentazione svolge un ruo-
lo fondamentale per la salute degli occhi. A ogni età, ma soprat-
tutto nell’infanzia e nell’adolescenza, è fondamentale seguire 29
norme dietetiche che assicurino un’adeguata introduzione di
proteine e di zuccheri complessi (pane, pasta, riso, grassi, vita-
mine e sali minerali).
Da non trascurare anche gli acidi grassi essenziali,
sostanze che l’organismo non può produrre da sé,
contenuti nell’olio di pesce.
Per non afaticare la vista - La luce naturale è l’illumi-
nazione più salutare ed efciente, mentre negli ambienti
chiusi, come la scuola o la casa, dove è necessaria la luce
artifciale, la migliore illuminazione è quella di tipo indi-
retto, che imita al meglio la luce naturale.
È importante evitare l’abbagliamento con la sorgente di
luce direttamente negli occhi. Durante lo studio aggiun-
gere all’illuminazione centrale della camera una luce da
tavolo, opportunamente schermata, quando si è al com-
puter occorre evitare i rifessi sullo schermo. In caso di
uso prolungato, vanno adottati intervalli di riposo di al-
meno 10 minuti ogni due ore.
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