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La salute nei parchi


disafezione che si va creando verso la proflassi vaccinale, un allontanamento culturale che
può dimostrarsi un grave rischio, soprattutto per i soggetti di età pari o superiore ai 65 anni,
bambini e adulti afetti da malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio, circolatorio,
uropoietico, della produzione degli elementi del sangue, da diabete, da malassorbimento in-
testinale, fbrosi cistica, carenza di produzione di anticorpi.
È importante che si vaccinino anche gli addetti ai servizi pubblici di primario interesse collet-
tivo, il personale di assistenza, i bambini reumatici.
La vaccinazione è inoltre raccomandata alle donne gravide. Possono andare incontro a
complicazioni del sistema cardio-respiratorio, con conseguenti danni al feto da carenza
di ossigenazione.
Una misura utile è la vaccinazione del personale di aziende. Dagli studi attuati negli ultimi
anni, si evince la convenienza di proteggere i lavoratori ofrendo la vaccinazione. È stata osser-
vata una riduzione del carico di malattia, dell’assenteismo e dei costi legati alle cure mediche.
Le più frequenti complicanze dell’infuenza, sono respiratorie (in primo piano le polmoniti),
VACCINAZIONI frequente nei bambini), la sindrome di Reye che si manifesta quasi esclusivamente in bambini
cardiache (alterazioni del ritmo, segni di insufcienza), le encefaliti (complicanza grave, più

e ragazzi (età 6 mesi-18 anni) in terapia prolungata con aspirina, mentre nei diabetici si può
sviluppare un aggravamento della patologia.
L’infuenza stagionale interessa, ogni anno, il 10-20% della popolazione. La fascia di età più
colpita, in senso assoluto, è quella dei bambini, ma i gruppi che risentono maggiormente di
58 complicanze gravi, ospedalizzazioni, e decessi sono i pazienti con un sistema immunitario fra-
gile o compromesso, in particolare i soggetti anziani (di età pari o superiore ai 65 anni) o pa-
zienti afetti da malattie croniche o immunodefcienze. Questi soggetti, infatti, sono a rischio
più elevato delle gravi conseguenze provocate dall’infezione da virus infuenzale; tanto che
il ministero della Salute italiano, e altre autorità sanitarie globali, raccomandano che questi
pazienti ricevano, ogni anno, il vaccino antinfuenzale.
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