AstraZeneca e Honeywell insieme per sviluppare inalatori respiratori di nuova generazione che utilizzano il propellente HFO-1234ze, che ha un potenziale di riscaldamento globale inferiore del 99,9% rispetto ai propellenti attualmente utilizzati nei farmaci respiratori.
L’annuncio coincide con la pubblicazione del Rapporto annuale sulla sostenibilità dell’azienda e dimostra i progressi del suo programma di sostenibilità di punta, “Ambition Zero Carbon”. Il rapporto mostra anche che la totalità dell’elettricità importata da AstraZeneca proviene ora da fonti rinnovabili e che la società ha ottenuto una riduzione del 59% delle emissioni di gas serra.
“Siamo molto orgogliosi di questa importante collaborazione nell’area delle malattie respiratorie dove dimostriamo di fare la differenza non solo per i pazienti, migliorandone la qualità di vita e diminuendo la mortalità, ma anche per la società con iniziative d’impatto per ridurre le emissioni degli inalatori. Un ulteriore passo avanti nel nostro impegno per la sostenibilità e salvaguardia dell’ambiente verso l’obiettivo di essere carbon negative entro il 2030 incluse le emissioni dei nostri partner e fornitori. Questa visione ci ha portato a fare importanti scelte anche in Italia e a dare sostegno a diverse iniziative che vanno concretamente in questa direzione, come Progetto Zero di Lifegate, la politica interna di utilizzo esclusivo di auto ibride ed elettriche, eliminando l’utilizzo della plastica, la certificazione dei nostri uffici Leed Gold e Leed Interior e la diminuzione dell’80% dell’uso della carta nella gestione degli studi clinici. Con il trasferimento della sede di AstraZeneca Italia all’interno di MIND (Milano Innovation District) abbiamo dunque siglato la nostra volontà di aderire a 360° a questo ecosistema innovativo e improntato al rispetto dei principi di economia circolare e di sostenibilità ambientale”.