Una buona notizia per chi è infettato dal virus dell’Epatite C (HCV). L’AIFA, l’Agenzia Italiana del farmaco, ha concesso la rimborsabilità in Italia della combinazione glecaprevir/pibrentasvir) per la riduzione della durata della terapia. Prevista una singola somministrazione al giorno che passa da 12 a 8 settimane in pazienti affetti da epatite C cronica, anche di genotipo 3, affetti da cirrosi compensata e soggetti che non hanno ancora avuto alcun trattamento.
“Una più breve durata della terapia significa che un maggior numero di pazienti con HCV può ricevere il trattamento per 8 settimane sulla base di una ottimizzazione della gestione del paziente”, spiega Annalisa Iezzi, Direttore Medico di AbbVie Italia. “La possibilità di semplificare la gestione clinica delle persone affette da HCV rappresenta un cambiamento di paradigma nel modo in cui la malattia viene trattata, potenzialmente accelerando l’iter assistenziale e permettendoci di fare maggiori progressi verso la realizzazione dell’obiettivo della Organizzazione Mondiale della Sanità di eliminare l’epatite C entro il 2030″.
Lo studio di Fase 3b EXPEDITION-8 ha valutato la sicurezza e l’efficacia del farmaco.
“Sebbene l’epatite C sia ora curabile, in Italia si stima siano oltre 300mila le persone che hanno un’infezione cronica causata da questo virus. Molti di questi pazienti non hanno mai ricevuto alcun trattamento, spesso perché non è loro possibile gestire le complessità di natura pratica e clinica che si associano al percorso terapeutico”, afferma il professore Massimo Andreoni, direttore dell’Unità complessa di Malattie Infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma.
“Un’opzione terapeutica di minore durata e un approccio semplificato prima della terapia – aggiunge Andreoni – possono eliminare la necessità di visite aggiuntive e aiutare un numero significativamente maggiore di persone a superare gli ostacoli al trattamento che sono reali e concreti”.
L’Organizzazione mondiale della sanità stima che, in Europa, ci siano 14 milioni di persone con infezione cronica da virus dell’epatite C, molte delle quali non sono consapevoli di avere l’infezione. Ogni anno, in Europa, 112.500 persone muoiono a causa di malattia epatica correlata all’epatite C.