Con l’obiettivo di indagare i fattori di rischio cardiovascolare non diagnosticati e/o non controllati in soggetti in trattamento antipertensivo, nonché intercettare quelli che sottovalutano o ignorano le possibili conseguenze a cui sono esposti, è nato Save Your HEART, uno studio osservazionale condotto in 21 farmacie di comunità presenti in 15 regioni italiane, promosso dal Gruppo Servier in Italia, in collaborazione con la Società Italiana di Farmacia Clinica (SIFAC) e con il patrocinio della Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa (SIIA), della Società Italiana per lo studio dell’Aterosclerosi (SISA) e Conacuore Onlus.
Lo screening ha coinvolto centinaia di pazienti ipertesi, di entrambi i sessi, di età superiore o uguale a 50 anni, disponibili ad effettuare in autoanalisi la misurazione di pressione arteriosa, profilo lipidico (colesterolo totale, colesterolo HDL e colesterolo LDL) e glicemia, nonché la compilazione di un questionario sull’aderenza alle terapie in corso.
“I risultati dello Studio – spiega Maurizio Pace, Segretario della “Federazione Ordini Farmacisti Italiani (FOFI)”, danno una fotografia preoccupante dello stato di salute dei pazienti ipertesi post pandemia ed evidenziano la necessità di un approccio clinico che miri a identificare e a trattare efficacemente i pazienti cronici”
“Durante l’emergenza – continua Pace – il farmacista di comunità ha svolto un compito chiave, assicurando la continuità dei trattamenti ai pazienti cronici, ma anche attività in prima linea come la consegna a domicilio dei farmaci per i pazienti anziani, immunocompromessi o affetti da malattie cronico-degenerative. Oggi però il nostro ruolo deve evolvere ulteriormente. Al farmacista, infatti, verrà sempre più richiesto il proprio contributo, per lavorare in sinergia con altre figure professionali all’interno di un team di cura quali MMG e specialista, intercettando soggetti a rischio, conducendo un’educazione personalizzata e reindirizzando al medico curante situazioni particolarmente critiche”.
Di fatto, il forte impatto della pandemia da Covid-19 sui pazienti con malattie cardiovascolari ha creato una situazione delicata, che richiede interventi urgenti e coordinati tra i vari attori del SSN, come ha messo in luce la campagna di screening Save Your HEART.