Biosimilari. Efficacia, qualità
e sicurezza senza “griffe”


Beatrice Lorenzin«In Italia, in Sanità, le cose devono cambiare». Parola di ministro. Beatrice Lorenzin dimostra fermezza, di fronte alle differenze che in tema di salute emergono tra Regioni e Regioni, in uno scenario in cui si affaccia, con chiarezza, la difficile sostenibilità del sistema. E saranno rafforzate le prerogative dello Stato sulle Regioni.
Proprio per salvaguardare, con risparmi, il Servizio sanitario, a Palermo, nell’aula magna dell’ospedale Cervello, si sono riuniti clinici, farmacologi, economisti, endocrinologi, dirigenti del servizio farmaceutico regionale e locale. Sul tappeto i risparmi che si possono ottenere utilizzando i biosimilari (nulla hanno a che fare con i cosiddetti generici), farmaci comparabili, ad un costo minore, come efficacia, qualità e sicurezza ai biotecnologici “griffati” il cui brevetto è scaduto.
I biotecnologici sono molecole a bersaglio utilizzati, in particolare, in oncologia, nell’artrite reumatoide, in malattie endocrine.

«I soldi per la sanità sono sempre meno. Questi risparmi ci permetterebbero, da un lato, di recuperare risorse da destinare ai nuovi farmaci che saranno disponibili nel prossimo futuro, sempre più efficaci, dall’altro, di evitare di incidere sui cittadini con i ticket», commenta il professore Achille Patrizio Caputi, ordinario di farmacologia all’università di Messina.
Purtroppo, nell’Isola, si riscontrano differenze nell’offerta curativa da azienda ad azienda, da provincia a provincia e gli esperti chiedono che l’offerta dei biotecnologici similari sia omogenea in tutta la regione. E qui si innesta l’impegno della Lorenzin di superare le difformità.
«La Regione Siciliana – continua Caputi – ha adottato una linea favorevole ai biosimilari, chiedendo ai medici di motivare scelte di natura diversa. Prima di questa delibera il biosimilare non veniva usato quasi per nulla. Oggi, la Sicilia, sta sfruttando l’opportunità, ma occorre che si faccia di più».
Purtroppo, viene evidenziato che sui biosimilari c’è ancora poca informazione.
«È necessario – sottolinea il professore Roberto Bordonaro, direttore dell’Oncologia medica dell’Arnas Garibaldi di Catania – uno sviluppo culturale. Occorre una presa di coscienza generale sulla equiefficacia di questi farmaci, un fatto scientificamente assodato, ma che deve passare culturalmente anche nell’opinione diffusa».
Purtroppo, in Sicilia, le risorse risparmiate in Sanità non vengono reinvestite automaticamente per migliorare il settore salute. Spesso prendono altre vie, un fenomeno che aumenta il disincentivo al risparmio, provoca forti difficoltà per la salute dei siciliani e contribuisce al crollo della Sanità.

Pubblicato da: Redazione AZS

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