Tumore polmonare non a piccole cellule. Dati senza precedenti presentati a Chicago


CHICAGO, 31 maggio 2024. I dati dello studio CROWN, presentati oggi a Chicago, sono senza precedenti, in quanto la maggior parte dei pazienti affetti da tumore del polmone non a piccole cellule (NSCLC), in stadio avanzato ALK-positivo, in terapia con lorlatinib vive, senza progressione della malattia, da oltre cinque anni”.

A parlare è Roger Dan-Sey, responsabile della ricerca e sviluppo in oncologia di Pfizer.

“Questi risultati – continua Dan-Sey – dimostrano il lungo impegno di Pfizer nella ricerca, sviluppo e innovazione in ambito oncologico e attestano lorlatinib come standard terapeutico per il trattamento in prima linea di pazienti adulti colpiti da NSCLC”.

Di fatto, si è in presenza di una percentuale di pazienti (60%), che rimane in vita senza progressione della malattia dopo cinque anni. Inoltre, lorlatinib, ha mostrato una riduzione del 94% del rischio di sviluppare una progressione intracranica.

Il tumore al polmone è la principale causa di morte per cancro nel mondo. Quello non a piccole cellule rappresenta circa l’80-85% di questo tipo di tumore polmonare.

Le forme tumorali causate da una mutazione del gene ALK sono presenti in circa il 3-5% dei casi e, nel mondo, colpiscono circa 100.000 persone ogni anno, ma non si ritiene che la mutazione ALK sia ereditaria.

I dati sono stati presentati oggi al Congresso annuale dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) (Abstract LBA8503) e pubblicati contemporaneamente, data la loro importanza, sul Journal of Clinical Oncology.

Per Kenneth Culver, direttore della Ricerca e degli Affari Clinici dell’organizzazione no-profit ALK Positive, “I nuovi risultati dello studio CROWN rappresentano un progresso significativo nel trattamento di prima linea del carcinoma polmonare ALK-positivo, progresso che ha portato ad importanti miglioramenti per la comunità dei pazienti”.

“Il NSCLC avanzato ALK-positivo è tipicamente aggressivo e spesso colpisce persone giovani nel pieno della loro vita Questa analisi aggiornata dimostra che lorlatinib ha aiutato i pazienti a vivere più a lungo senza progressione della malattia, la maggior parte ha ottenuto benefici duraturi per oltre cinque anni e quasi tutti senza progressione della malattia a livello cerebrale. Questi risultati rappresentano un progresso davvero notevole nel trattamento del cancro del polmone”, ha dichiarato Benjamin Solomon, del Dipartimento di Oncologia Medica, Peter MacCallum Cancer Centre, e Principal Investigator dello studio CROWN.

Pubblicato da: Redazione AZS

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