Casa Sollievo della Sofferenza. Studio osservazionale sul Covid-19


I vaccini costruiscono una grande opportunità e speranza per superare al più presto possibile la pandemia. Tuttavia appare importante definirne attraverso studi osservazionali gli specifici comportamenti nei diversi soggetti che sono o non sono stati precedentemente esposti al virus.

Tra il personale sanitario di Casa Sollievo della Sofferenza sottoposto al Vaccino Pfizer BioNTech (circa 3.000 persone), è stato avviato uno studio per la determinazione del titolo anticorpale Covid-19 prima della seconda somministrazione. I dati preliminari sembrano confermare che, dopo la prima somministrazione di vaccino, più dell’80% dei soggetti che ha avuto una precedente esposizione al virus presenta un titolo anticorpale elevato, facendo ipotizzare che sia sufficiente soltanto una dose in questi soggetti, anche se resta da valutare il titolo anticorpale sul lungo periodo.

L’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza ha avviato lo studio osservazionale COVID-19-SGR per la creazione di un database con dati clinici e campioni biologici di pazienti affetti da Covid-19 ricoverati nella struttura sanitaria con l’obiettivo di valutare la possibile associazione tra le caratteristiche biologiche e le caratteristiche fenotipiche della malattia e il loro ruolo predittivo (positivo o negativo) sul suo decorso.

Lo studio osservazionale, portato avanti da un gruppo di lavoro multidisciplinare di oltre 50 specialisti, ha generato diversi studi e ricerche che danno e daranno un importante contributo alla lotta contro il Coronavirus e i suoi effetti devastanti.

“Questo gruppo di lavoro ha riunito per la prima volta clinici e biologi per un progetto condiviso di ricerca, in una collaborazione estesa che crea nuove opportunità per la ricerca medico scientifica, che è nel DNA di Casa Sollievo, riconosciuta come IRCCS ormai da trent’anni”, spiega Angelo Vescovi, Direttore Scientifico dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza. “Alcuni dei migliori professionisti del nostro ospedale stanno lavorando insieme per dare il proprio contributo al superamento della pandemia, mettendo a disposizione la propria esperienza e competenza e rappresentando i valori di qualità, efficienza e professionalità che guidano l’operato di Casa Sollievo fin dalla sua creazione”.

Il primo studio generato dalla raccolta dei dati clinici riguarda la diagnosi di COVID-19 in pazienti con tamponi nasofaringei negativi, un problema riscontrato nel 20-40% del totale dei tamponi effettuati.

La diagnosi radiologica e clinica ha invece dimostrato di avere una sensibilità dell’80% per i radiologi e del 90% per i clinici rispetto alla diagnosi sierologica. La raccolta di campioni biologici ha permesso di avviare diversi studi sui marcatori predittivi del Coronavirus . Il primo studio pubblicato riguarda la proteina ADAMTS13: una riduzione dei livelli di questa proteina, misurata in laboratorio nei primi giorni di ricovero di un paziente affetto da Covid-19, è legata a un rischio maggiore di mortalità durante l’ospedalizzazione. Lo studio, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista “Thrombosis and Hemostasis”, è stato coordinato da Elvira Grandone, medico responsabile dell’Unità di Ricerca Emostasi e Trombosi dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo.

Casa Sollievo partecipa allo studio GEN-COVID, finalizzato a comprendere le basi genetiche e molecolari della suscettibilità all’infezione da SARS-CoV-2 e la suscettibilità a un esito clinico potenzialmente più grave, grazie ai campioni biologici raccolti dalla rete di oltre 35 ospedali in tutta Italia.

Pubblicato da: Redazione AZS

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