di Francesca Malatacca
Psicoterapeuta, Vicepresidente e Responsabile Scientifico di “Vite Senza Paura Onlus”.
Il palcoscenico che vede come protagonisti Otello e Desdemona a tutt’oggi suscita emozioni contrastanti nell’uomo e nella donna. Ai giorni nostri i dati dei femminicidi sono allarmanti con vicende quotidiane nelle cronache. I femminicidi non riguardano solo il “Femminile” ma è una questione che riguarda tutte le donne e soprattutto gli uomini. È fondamentale intervenire attraverso la cultura.
L’Identità del Femminile si costituisce a partire dall’infanzia, la società dovrebbe offrire modelli di vita realizzabili che diventino Indicatori di Speranza. Bisogna scardinare la cultura dominante che consente a troppi uomini di avere ancora pregiudizi nei confronti delle donne. Le esperienze precoci di vita racchiudono lo sviluppo evolutivo della personalità, pertanto la famiglia stimola il bambino attraverso la trasmissione di modelli educativi. La cultura deve educare al Rispetto paritario, affinché favorisca la libertà nelle Relazioni per puntare sulla condivisione delle responsabilità reciproche.
Il mondo del lavoro possiede ancora un grande divario salariale di genere e ciò condiziona il modo di percepire intelligenze e potenzialità diverse tra i sessi. La scuola deve sconfiggere le discriminazioni ed educare alla parità tra i sessi.
La violenza sulle donne esprime un concetto di possesso – amore malato – di non rispetto – sintomo di una Società priva della Cultura dei Valori, dove la Dignità e il Rispetto hanno smarrito il loro significato. L’emergenza COVID-19 è stata anche teatro dell’emergenza Violenza donne, il lockdown ha purtroppo esasperato vissuti già fragili e compromessi.
Le radici culturali della violenza devono essere affrontate attraverso progetti di politiche coerenti che sappiano ascoltare la donna e favorirne la presa di coscienza e la consapevolezza. Le linee guida dell’OMS e la Convenzione di Istanbul rappresentano un riferimento di base per poter sviluppare un Modello che contrasti la violenza di genere.
La Convenzione di Istanbul ha tra i propri obiettivi quello di eliminare ogni forma di discriminazione contro le donne, promuovendo la parità tra i sessi, rafforzando l’autonomia delle donne.
Pertanto il Modello RiNascere si basa sulle linee guida dell’OMS e sui Principi della Convenzione di Istanbul e prevede:
1 Un Piano d’Azione contro la violenza sessuale; l’individuazione del sommerso e l’emersione della violenza attraverso la denuncia alle Forze dell’Ordine e al Pronto Soccorso; Lo sviluppo del modello attraverso il Supporto alla Donna.
Il Supporto alle vittime di violenza di genere attraverso il Modello RiNascere considera anzitutto lo Spazio Mentale, dalla consapevolezza alla presa in carico attivando il Percorso verso l’Autonomia. Per il contrasto alla violenza, il Modello RiNascere individua strategie condivise ed approcci multidisciplinari.
La costruzione di Reti e la Sinergia sono fondamentali per poter agire sulla dimensione Culturale, Sanitaria, Sociale, Politica e Legale, che hanno come scopo la Prevenzione della violenza e il Benessere della donna.
Il modello RiNascere definisce un percorso di tutela attraverso la cultura del Rispetto e della Dignità della persona umana. Dalla Prevenzione alla Fuoriuscita dal tunnel della violenza, richiede soprattutto la Formazione di Operatori Sanitari e di Rete. La Prevenzione inizia con la Cultura del Rispetto, a partire dalle scuole attraverso l’integrazione disciplinare e campagne di sensibilizzazione. Il Percorso intende l’attivazione di Reti Anti Violenza. La caratteristica del Modello RiNascere è la replicabilità da parte di Associazioni, Strutture Sanitarie, Centri di Accoglienza. È necessario quindi che le Associazioni abbiano requisiti condivisibili e caratteristiche tali da poterne riconoscere l’iscrizione in un Albo che abbia il valore di Codice Deontologico ed Etico. Il percorso della prevenzione e cura della Violenza di Genere vanno viste nel Sistema, e la Governance spetta alle politiche pubbliche, con la partecipazione delle Reti Anti Violenza ed ETS.
Far emergere la Violenza contro le donne significa divulgare la Cultura, promuovere un percorso di Prevenzione e Cura. Lo Psicologo esperto deve riconoscere soprattutto la violenza psicologica subita da una donna, nella prima Consulenza. È fondamentale la presenza dello psicologo nel Triage e per le cure terapeutiche gratuite. Realizzare un progetto che possa agire all’interno del Sistema Sanitario e Sociale Nazionale.
Il modello RiNascere considera interventi condivisi tra Forze dell’Ordine, Pronto Soccorso, Terzo Settore, Associazioni, Centri Anti Violenza, Fondazioni, Case Rifugio, ecc..
Definire Limitare ed Eliminare la violenza di genere è responsabilità delle Politiche Pubbliche e Sanitarie.
RiNascere è un modello integrato basato su meccanismi di collaborazione e cooperazione tra diversi Stakeholder, che mirino e forniscano protezione e sostegno alle vittime di violenza e ai loro orfani sotto vari aspetti: Culturale, Sanitario, Psicologico, Sociale, Legale, Giuridico ed Economico.
La Convenzione di Istanbul riconosce la violenza sulle donne come una violazione dei diritti umani e si impegna a prevenire e a contrastarne il fenomeno. Riconoscendo la violenza alle donne come una violazione dei diritti umani, la convenzione pone tra i propri obiettivi quello di contribuire a eliminare ogni forma di discriminazione contro le donne e promuoverne la parità tra sessi rafforzando l’autodeterminazione delle donne. (comma3, art.7, cap2) (comma 1, art. cap.1).
La convenzione riconosce che la violenza contro le donne è una manifestazione di rapporti di forza storicamente diseguali tra i sessi.