Sviluppati presso il Salk Institute in California i primi embrioni chimera, fatti di cellule umane e di maiale. È il traguardo raggiunto in una ricerca pubblicata sulla rivista Cell. Le chimere uomo-animale possono essere usate per studiare lo sviluppo dell’embrione umano e per testare farmaci.
“Un giorno potrebbero anche divenire una base per costruire organi e tessuti da usare in medicina rigenerativa, ma ancora siamo lontani da questo traguardo – spiega l’autore del lavoro Juan Carlos Izpisua Belmonte“.
Gli esperti hanno usato embrioni di maiale e mucca in cui inserire cellule staminali umane, selezionando quelle che sopravvivono più a lungo nell’embrione animale.
“Gli embrioni chimera così ottenuti sono stati impiantati nell’utero di scrofe e lasciati sviluppare per alcune settimane, abbastanza per vedere come si forma la chimera e come si distribuiscono le cellule umane, ma non troppo per creare preoccupazioni sul fronte etico” – sottolinea Belmonte“.
Le staminali umane sono rimaste ‘in minoranza’ nella chimera, ovvero il grado di umanizzazione dell’embrione di maiale è rimasto modesto e limitato solo ad alcuni organi (i muscoli, ma non il cervello per esempio).
La ricerca va avanti per vedere se, con opportune manipolazioni genetiche, si riesce a costruire un organo totalmente umano nell’embrione di maiale.