Il bebè impara ad addormentarsi da solo e a dormire tutta la notte piangendo un po’, senza conseguenze negative per lui e per i genitori. Lo rivela una ricerca condotta da Michael Gradisar della Flinders University in Australia, e pubblicata su Pediatrics.
Gradisar ha studiato 43 bebè di 6-16 mesi dividendoli in tre gruppi: nel primo i bambini dovevano essere lasciati nel lettino (metodo Ferber) anche in caso di pianto finché non si addormentavano da soli, senza intervento da parte dei genitori; nel secondo, più soft, dovevano essere portati a letto più tardi del solito affinché crollassero subito con poche lacrime (bed fading); nel terzo, i genitori non dovevano seguire alcun metodo di addormentamento.
Dopo un anno il bambino che ha imparato ad addormentarsi da solo – piangendo senza l’aiuto dei genitori – si addormenta in media 16 minuti prima del gruppo di controllo e si risveglia molto meno la notte. Anche il metodo soft funziona sebbene non sia efficace nel limitare i risvegli notturni. Misurando i livelli di ormone dello stress nella saliva dei bebè si vede che piangere un po’ per imparare ad addormentarsi non aumenta lo stress percepito dal bambino.