Creati “cuori virtuali” (modelli computerizzati) personalizzati del cuore di pazienti reduci da infarto da usare per stimare il rischio individuale del paziente di aritmia e capire quali pazienti hanno bisogno di un defibrillatore impiantabile. È il risultato di una ricerca su Nature Communications.
Il modello tiene conto delle differenze specifiche di ogni paziente, come la geometria e l’attività elettrica del cuore.
Per creare i cuori virtuali Natalia Trayanova, della Johns Hopkins University di Baltimora, ha usato immagini della risonanza magnetica di 41 pazienti. Ha così ottenuto dei modelli fedeli del cuore di ciascun malato.
Studiandone il comportamento, la Trayanova e la sua équipe, sono riusciti a stabilire la propensione di ciascun cuore virtuale a sviluppare l’aritmia. Confrontando a posteriori i loro risultati con i dati clinici dei pazienti, hanno potuto dimostrato che il loro approccio supera gli attuali sistemi di valutazione clinica.