Si chiama “Progetto di formazione itinerante “Piano Nazionale Demenze, nuovi scenari di cura” e sarà presentato a Catania (Hotel NH Parco Degli Aragonesi) il 4 giugno prossimo.
Promossa dall’Associazione Italiana Psicogeriatria con il grant incondizionato di Angelini, azienda da anni impegnata a tutela della salute mentale dell’anziano, l’iniziativa prevede un ciclo di 13 eventi ECM locali in 13 Regioni italiane, da maggio a novembre. Obiettivo: raggiungere oltre 650 Medici di Medicina Generale, ai quali presentare i contenuti e le finalità del recente Piano Nazionale Demenze, per suggerire un più corretto approccio diagnostico-terapeutico al problema. All’evento catanese parteciperanno 60 Medici di famiglia provenienti da tutta la Sicilia.
ll progressivo invecchiamento della popolazione ha comportato un aumento dei disturbi cognitivo-comportamentali di natura neurodegenerativa, destinati ad acquisire, in futuro, sempre più rilevanza. Tra le sindromi neuropsichiatriche più comuni vi sono le demenze. Con una prevalenza del 5-8% negli over 65, colpiscono 1,2 milioni di italiani (50.000 in Sicilia) e, in circa il 15-25% dei casi, possono associarsi a depressione.
Nella presa in carico del malato di demenza – dal riconoscimento dei primi sintomi al trattamento a lungo termine – il Medico di famiglia è una figura cruciale all’interno della rete integrata di servizi sul territorio.
Le demenze sono sindromi cerebrali degenerative che colpiscono la memoria, il pensiero, il comportamento e la capacità di svolgere le attività quotidiane. Il loro carattere progressivo rende necessaria una diagnosi tempestiva, che consenta di attivare interventi farmacologici e psico-sociali volti a rallentare l’evoluzione della malattia e contenerne i disturbi specifici.
Partendo da queste considerazioni e dalla volontà di combattere lo stigma che spesso accompagna tali malattie, il 30 ottobre 2014 è stato approvato l’accordo tra Stato e Regioni sul documento “Piano Nazionale Demenze” che, puntando a una gestione integrata e multidisciplinare, intende fornire indicazioni strategiche per migliorare e uniformare la qualità dell’assistenza erogata in Italia.
“La complessità della sfida alle demenze e la loro crescita esponenziale, legata all’aumento dell’aspettativa di vita, rendono necessari sul territorio interventi assistenziali appropriati e precoci, che richiedono un’adeguata preparazione da parte del personale sanitario”, spiega Marco Trabucchi, Presidente dell’ Associazione Italiana Psicogeriatria (AIP).
“In Sicilia, possiamo stimare almeno 50.000 casi di demenza, in linea con il dato di prevalenza a livello nazionale”, osserva lo psichiatra e farmacologo Giuseppe Provenzano, Responsabile dell’Unità operativa complessa di Malattie Psichiatriche Degenerativo-Involutive dell’ASP1 di Agrigento e, da aprile, Presidente Sezione Sicilia di AIP.
“Non esistono – aggiunge Provenzano – dati ufficiali. Uno dei nostri prossimi obiettivi sarà quello di fare uno screening regionale, coinvolgendo tutti gli ordini dei medici siciliani. L’aumento della frequenza di problemi riguardanti la salute mentale negli over 65 richiede una specificità di approccio diagnostico, terapeutico e riabilitativo che obbliga a ripensare lo scenario di cura di una patologia così complessa com’è la demenza.