L’assessore della Salute della Regione Siciliana, Lucia Borsellino, dopo il provvedimento per rendere più efficace la rete delle emergenze neonatali, ha dato il via ai provvedimenti attuativi della rete ospedaliera sui punti nascita non più previsti nella nuova rete varata lo scorso 23 gennaio.
Tra i primi provvedimenti attuativi della nuova rete, l’assessore ha dato disposizioni, per il tramite dei dirigenti generali dei due dipartimenti, alle Aziende sanitarie sedi di punti nascita per i quali è prevista la dismissione, di avviare gli ulteriori procedimenti di chiusura, con il mantenimento, nei presidi pubblici di interesse, della temporanea guardia attiva ostetrico- ginecologica H 24, fino al completamento della dismissione. Le aziende dovranno provvedere a garantire la messa in sicurezza del percorso di assistenza alle future mamme, assicurando contemporaneamente le condizioni di ricettività in sicurezza dei Punti Nascita che dovranno accogliere la maggiore domanda, nonché altre attività di supporto alle famiglie.
Le Aziende interessate dovranno anche curare le dovute attività di informazione e comunicazione, da concertare con i territori, sulla nuova organizzazione dei servizi per l’assistenza materno-infantile nonché il collegamento funzionale con gli stessi ambiti territoriali.
Dopo 15 punti nascita pubblici e privati che già dal 2012 con Leonforte e Piazza Armerina, hanno cessato l’attività legate al parto, seguite nel 2013 da Niscemi, Mazzarino, Augusta, Alcamo, Mazara e nel 2014 Barcellona e Mistretta, oltre alle case di cura private “Valsalva” di Catania, “Orestano” e “Demma” di Palermo, “Villa Rizzo” di Siracusa e “Villa dei Gerani” di Trapani, è la volta di Licata, Paternò e Cefalù. Disposizioni di disattivazione delle attività di ostetricia finalizzata alla nascita riguardano anche la casa di cura “Argento” di Catania.